Un itinerario pensato per rivivere le emozioni del libro “l’Angelo del Grappa”. Un Escursione sul Monte Grappa della durata di due giorni dove i partecipanti rivivranno la vita e le abitudini dei soldati della Grande Guerra. Per tutta la durata dell’esperienza, si mangerà nelle gavette e si rivivranno gli attacchi tra le urla dei comandanti che impartiscono l’ordine d’assalto, frastornati dai rumori dei bombardamenti. Non una semplice gita, ma una serie infinita di emozioni per comprendere il vero dramma della guerra.
DURATA: 2 giorni – arrivo previsto al venerdì e ritorno nel tardo pomeriggio del sabato
PRANZO: tutti i pranzi saranno serviti in gavette militari. Sarà cura di ogni partecipante la corretta pulizia e tenuta della propria attrezzatura.
DIFFICOLTA’: nessuna difficoltà a parte il doversi adattare alle regole della vita militare
PERNOTTAMENTO: presso il rifugio Alpe Madre
ACCOMPAGNATORI: è prevista una guida professionista abilitata ogni 15 partecipanti
“La montagna se praticata in un certo modo è una scuola indubbiamente dura, a volte anche crudele, però sincera come non accade sempre nel quotidiano.”
Walter Bonatti
Primo Giorno al Mattino. La Cima del Monte Grappa: l’inespugnabile
La mattinata di questa escursione sul Monte Grappa è dedicata alla visita dei luoghi descritti nelle pagine del diario del caporale sardo Zicchi. Nel museo all’interno della caserma Milano sono presenti le fotografie del momento in cui, durante la Grande Guerra, sono stati medagliati sul campo gli eroi di Ca’ Tasson.
Visiteremo la galleria con l’ingresso all’ospedale dove Antonio è stato accolto morente e saliremo al sacrario per rendere omaggio alla sua tomba, l’unica lettera “Z” tra le “F”.
Percorreremo la via Eroica per scendere alla tomba di Ettore Viola, “l’ardito del Grappa”.
Cima Grappa – Sacrario Militare visiteremo:
- La via Eroica,
- Il Portale Roma
- La Caserma Milano
- La Galleria Vittorio Emanuele III
Escursione sul Monte Grappa: si parte dalla sacra cima.
Una volta conclusa la Grande Guerra, sul Massiccio del Grappa rimasero i grandi cimiteri sparsi in diversi punti della montagna.
Migliaia di spoglie di ragazzi che avevano combattuto durante la Grande Guerra erano stati sepolti in quattro grandi camposanti principali e in centinaia di sepolture occasionali. L’idea di rendere il giusto onore ai caduti con un sacrario si concretizzò nei primi anni venti, dove nacque l’idea e di seguito il progetto di costruire un unico cimitero monumentale sulla cima del Monte Grappa.
Dopo un primo ossario apogeo del 1928, nel 1935, alla presenza del re d’Italia Vittorio Emanuele III e di diverse autorità militari e civili, venne inaugurato il sacrario definitivo come noi lo conosciamo oggi.
“Pranzare su una gavetta militare, come un soldato al fronte, non è facile come si può pensare: Quale dei tre pezzi che la compongono è adatto a mangiare e quale a bere? E per tenerla pulita come devo fare?”. Queste sono alcune delle domande che spesso fa chi prova questa esperienza.
Primo giorno al Pomeriggio. I Colli Alti: La cerniera difensiva della Battaglia del Solstizio
Questa seconda Escursione sul Monte grappa è dedicata ad una delle più importanti battaglie della Grande Guerra. Durante la tarda primavera del 1918, l’esercito Austroungarico occupò la zona dei colli del Fagheron, Fenilon e Moschin.
Il provvidenziale e rapido intervento degli arditi del IX Reggimento d’Assalto, comandato dal maggiore Giovanni Messe ribaltò rapidamente la situazione riconquistando le cime perdute.
Ogni vetta porta con sé una storia da raccontare o da leggere nei diari dei soldati presenti in quelle terribili battaglie. Tra di loro anche l’ardito Zicchi.
- Il Fenilon e la croce caduta, storia di una battaglia e della sua memoria
- Il Moschin la battaglia lampo – Arditi all’assalto! Cronache di un’alba di primavera
- Vita di guerra – come si viveva ogni giorno con a fianco la morte
“Questa montagna è fatta di tante piccole storie. Molte sono solo racconti dei vecchi malgari, altre grandi verità. Solo se le mettiamo tutte assieme abbiamo dinnanzi la leggenda del Grappa, abbiamo un’intera notte per scoprirle”
Secondo Giorno
Dedicheremo questa seconda giornata di Escursione sul Monte grappa all’aspetto naturalistico. Fin dall’antichità il Grappa era noto per la sua caratteristica flora, unica al mondo. La particolare posizione geografica che vede il massiccio sferzato dai freddi venti del nord e dalle calde folate estive provenienti dalla pianura a sud, ha permesso un proliferare della vegetazione quanto mai insolito.
Prima della Grande Guerra non era affatto insolito, vedere studiosi provenienti dalla prestigiosa università patavina, camminare a testa bassa nei prati del Grappa, alla ricerca di qualche nuova specie non ancora catalogata.
- Grappa: una montagna viva
- Sul Grappa dopo la vittoria – la flora dei campi di battaglia dopo la Grande Guerra
- Quello che rimane – le tracce del primo conflitto nella flora del Grappa
Dario Ferroni, Archeologo di formazione preistorica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e Guida Ambientale-Escursionistica professionale per la Regione Veneto dal 2007.
Ha ideato, dal 2005, vari progetti di educazione naturalistica e divulgazione archeologica, gestendo per 5 anni il Centro Educazione Naturalistica Vallorch nella Foresta del Cansiglio e come direttore scientifico del Parco Archeologico Didattico del Livelet di Revine (TV).
Al momento, oltre a gestire il rifugio Alpe Madre, organizza e accompagna, in collaborazione con Viaggi Solidali, progetti di viaggio e valorizzazione del territorio in Uganda, Rwanda e Nepal.