Un itinerario denso di significato se si pensa a quanto sacrificio è costata costruire questa mulattiera durante la Grande Guerra. A picco sui dirupi della valle del Lastego, la strada attraversa una serie di piccole gallerie costruite in tutta fretta dopo la disfatta di Caporetto. Sulle sue pendici, arroccati in maniera impensabile, cento anni fa c’erano i baraccamenti dei soldati. Un escursione sul Monte Grappa tra il cielo e la terra.
“Dormivamo stretti l’uno all’altro Dietro il costone della Meatta si sentivano, incessantemente, i colpi degli obici austriaci. Dalla baracca vedevo la pianura illuminata dal plenilunio. Chissà se anche laggiù si sentono i colpi degli striaci, laggiù c’è la Maria con mamma, signore mio, risparmia almeno loro questo supplizio”
DURATA: giornata intera (circa 5/6 ore)
PRANZO: al sacco o presso il rifugio Ardosetta
DIFFICOLTA’: media il dislivello è di circa 350 mt.
NUMERO PARTECIPANTI: massimo 50 persone
ACCOMPAGNATORI: è prevista una guida professionista abilitata ogni 20/25 partecipanti
Su per la trincea scavata nella roccia
Quando la Grande Guerra è arrivata sul Massiccio del Grappa le truppe italiane erano del tutto impreparate. Luigi Cadorna, anche se non lo dichiarò mai, si trovò completamente spaesato di fronte ad un’avanzata così rapida dell’esercito nemico.
La sua idea era di fare un nuovo fronte sulla linea del fiume Po’, abbandonando la montagna e la pedemontana. Eroismo e fortuna aiutarono l’esercito Italiano.
Il maltempo e la visione poco realistica dei generali Austroungarici, che avevano già considerato vinta la guerra, permise all’ingegno Italiano di arroccarsi e resistere per l’intero inverno. Il resto lo fece la fame e la disorganizzazione Austroungarica.
Una Escursione sul Monte Grappa che percorre una trincea scavata nella roccia, aiuta a capire quanta fatica e quanta sofferenza trasuda ancora oggi questo luogo.
L’itinerario parte dal Pian dea Bala, poco dopo il rifugio Ardosetta. La salita viene fatta seguendo la stretta strada delle Boccaor. All’occhio attento non sfuggono le tracce lasciate dalla Grande Guerra: postazioni e resti di baraccamenti non mancano.
Giunti sulla vetta, lo spettacolo sulla pianura sottostante è mozzafiato. La discesa verso il punto di partenza è tutta all’interno della trincea, ultimo baluardo difensivo della battaglia d’arresto. Interamente scavata nella roccia, rimane una degli esempi meglio conservati di archeologia bellica del Grappa.